• Il 92% delle materie prime vegetali utilizzate per i prodotti Knorr proviene da Agricoltura Sostenibile
  • Ci sono 45 Landmark Farm Knorr nel mondo: ben 2 di queste realtà virtuose si trovano in Italia

Unilever si impegna a supporto delle pratiche agricole sostenibili attraverso il Knorr Partnership Fund, il programma che dal 2010 ha messo a disposizione un milione di Euro l’anno per gli agricoltori che si ispirano alle linee guida del Codice di Agricoltura Sostenibile di Unilever. Tra le realtà che hanno abbracciato la filosofia di Knorr, uno dei principali brand di Unilever, anche l’Azienda Agricola Buffa Pierantonio di Robbio (PV), premiata oggi con il titolo di Knorr Landmark Farm per il suo impegno nel sostentamento delle piantagioni, nella protezione della terra e della biodiversità. Questo riconoscimento, infatti, certifica le eccellenze mondiali in grado di rispettare in modo esemplare i requisiti di sostenibilità ambientale, economica e sociale di Unilever tra le aziende agricole che diventano fornitori di materie prime.

Uno degli obiettivi previsti dallo Unilever Sustainable Living Plan, il piano di crescita sostenibile dell’azienda, è infatti quello di arrivare ad utilizzare materie prime 100% da Agricoltura Sostenibile entro il 2020. In quest’ottica, grazie a strumenti come il fondo messo a disposizione da Knorr, Unilever vuole incentivare sempre più aziende, italiane e non, ad abbracciare la sostenibilità, nella convinzione che questo approccio abbia un effetto positivo su tutti i livelli. “Siamo già ad un ottimo punto nella realizzazione del nostro impegno, ma la sfida rimane quella di far comprendere i vantaggi reali che la sostenibilità ha sulle aziende, sulle comunità, sull’ambiente e sui consumatori. – ha spiegato Angelo Trocchia, Presidente e AD di Unilever Italia – L’Italia è uno straordinario ambasciatore di eccellenze agroalimentari, e il nostro compito è quello di renderle anche sostenibili. Unilever ha da tempo riconosciuto all’Italia tale peculiarità dimostrando che esiste uno spazio in cui anche realtà come la nostra possono legarsi alle realtà agricole più locali. Il nostro Paese, in particolare, è l’unico al mondo a produrre riso sostenibile per Unilever e, pertanto, continuiamo a investire, in questo settore come in altri, per far sì che sempre più agricoltori italiani adottino pratiche sostenibili divenendo veri e propri imprenditori. Trovo che questa sia un’occasione unica per il nostro Paese e penso che realtà come la nostra possano offrire la propria esperienza per facilitare un processo di conversione del sistema agricolo italiano in un sistema sostenibile che sappia conquistarsi per primo uno spazio nel mercato internazionale: la chiave è la collaborazione con i governi, le ONG e la società affinché, davvero, si possano guardare gli esempi più virtuosi e implementarli, insieme, su larga scala”.

Sono quasi 20.000 le aziende in tutto il mondo che rientrano nel Programma di Agricoltura Sostenibile Knorr e 45 di esse hanno anche ottenuto il titolo di Knorr Landmark Farm, essendosi distinte per pratiche di agricoltura che vanno anche oltre gli standard del Codice di Agricoltura Sostenibile[1]. In Italia, di queste eccellenze mondiali ce ne sono ben due: il Consorzio Interregionale Ortofrutticoli e, da oggi, l’Azienda Agricola Buffa Pierantonio. L’azienda, infatti, ha intrapreso nel 2013 un percorso di avvicinamento verso le pratiche agronomiche per la lotta integrata (Direttiva 2009/128/CE) quali il mantenimento dell’agrosistema naturale e la pratica della semina in asciutta. Dalla fine del 2014, poi, anche grazie al finanziamento a fondo perduto ricevuto da Unilever, ha potuto implementare pratiche a salvaguardia della biodiversità. “Da quando abbiamo abbracciato alcune nuove tecniche quali l’allagamento invernale delle risaie, la gestione del verde sugli argini e i solchi tracciati all’interno delle risaie stesse – spiega Pierantonio Buffa, Proprietario dell’omonima azienda – abbiamo potuto ripristinare un’area ecologica a difesa della biodiversità, diventata anche osservatorio LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). Grazie a queste pratiche, sono tornate in questa zona alcune specie di animali che mancavano da molto, come l’Ibis Sacro, la Gazzetta, il Cavaliere d’Italia e la Cicogna”.

In considerazione del fatto che entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà quota 9 miliardi e che, quindi, la richiesta di cibo incrementerà del 50%, la sostenibilità ambientale è ormai un imperativo di business per garantire risorse di cibo sufficienti alle future generazioni. Ma non solo: essa è diventata anche una priorità per i consumatori di tutto il mondo. Secondo un recente studio condotto proprio da Knorr[2], gli europei ritengono che le pratiche di agricoltura sostenibile siano importanti, tanto che l’86% dichiara che sia importante coltivare la terra con pratiche sostenibili che consentano anche alle future generazioni di trarne beneficio.  Il rispetto per la terra e per i cicli naturali, poi, non influisce solo sull’ambiente e il territorio, ma anche sulla qualità dei raccolti stessi: il 68% dei consumatori ritiene che ci sia differenza tra le materie prime coltivate in modo sostenibile rispetto a quelle coltivate in modo convenzionale. Il 64%, inoltre, crede che l’origine sostenibile degli ingredienti condizioni fortemente anche il gusto finale dei prodotti.

“Noi di Knorr – conclude Massimiliano Caporuscio, Brand Building Director Food & Beverages in Unilever Italia – crediamo nell’importanza di selezionare materie prime naturali coltivate in modo sostenibile, per mantenerne intatti i nutrienti e il gusto genuino degli ingredienti appena colti. Crediamo che la sostenibilità sia importante non solo per il pianeta e per il sostentamento delle generazioni future, ma anche per arricchire di sapore la vita di tutti i giorni. Ed è proprio per questo che il 92% delle materie prime vegetali che utilizziamo per i prodotti Knorr provengono da Agricoltura Sostenibile. Con il riso, poi, abbiamo raggiunto un traguardo davvero importante: per i nostri Risotti Knorr, che sono prodotti interamente in Italia, usiamo solo 100% riso italiano da agricoltura sostenibile”.

Grazie alla sostenibilità, alla qualità e al gusto delle materie prime utilizzate, i Risotti Knorr sono davvero la soluzione perfetta per chi, pur avendo poco tempo da dedicare ai fornelli, desidera portare in tavola piatti deliziosi da gustare insieme, per riscoprire il piacere di cucinare e mangiare nel pieno rispetto della natura.

[1] Il Codice di Agricoltura Sostenibile è stato ideato da Unilever in assenza di un codice di agricoltura sostenibile condiviso

[2] Fonte: “Knorr Taste with Good Feelings” – sondaggio 2016 condotto su un campione di 12.000 persone in 6 nazioni europee (Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Polonia e Olanda)